MIR Palermo
A Palermo il MIR, negli anni ’80, coalizza intorno a sè persone accomunate dai valori della pace e della nonviolenza. Tra i promotori Gianni Colella. Si distinguono personalità di rilievo come Rocco Campanella, professore del liceo classico di Monreale: è il primo obiettore fiscale in Italia a rifiutarsi di contrubuire al pagamento delle armi attraverso le tasse e destinando le stesse quote in opere per la costruzione di scuole e ospedali.
Il movimento in Sicilia, si distingue, sin dai primi tempi, come ente di servizio civile e di informazione sull’obiezione di coscienza (con sedi di servizio civile al Cresm, al Comitato per il controllo delle scelte energetiche, alla comunità Z, al centro impastato , alla rivista Papir, alla , LOC), aderendo a svariate iniziative per il disarmo e la pace in Europa. Naturalmente in prima linea contro i missili cruise di Comiso e contro l’impianto della base USA di Sigonella. È abile nel tessere incontri con altri enti e associazioni presenti nel territorio, accomunati da analoghi intenti spirituali e nonviolenti: la Comunità dell’Arca, il Movimento Nonviolento, il CRESM, la Lega obiettori di cosienza, le Comunità Zeta, Chiama l’Africa, con i comitati per la pace; segue alcune battaglie condotte da partiti come Verdi e Radicali e da alcuni sindacati. Oltre alle tantissime campagne internazionali alle quali aderisce negli anni – soprattutto facendo advocacy per i cristiani perseguitati nelle diverse parti del mondo – organizza dibattiti, presentazioni di libri, si impegna fortemente in un tessuto sociale ancora ostico e restio a tali valori. Costituisce una vera e propria attività di educazione alla pace; negli anni ’90 il MIR prende parte alle innumerevoli battaglie antimafia, in un periodo di alte tensioni in città, essendo membro di Palermo Anno Uno.
Forte della propria abilità nel fare rete, alcuni dei suoi membri, aderiscono, nei primi anni del 2000, all’esperienza nazionale della Rete Lilliput, formando un gruppo palermitano, aderendo all’appello di p. Alex Zanotelli. I rappresentanti delle varie associazioni, dal 2002 al 2006 si runiscono al Centro Missionario Diocesano, intraprendendo innumerevoli iniziative per i diritti umani, per la difesa dell’ambiente, contro la guerra, per la pace, la nonviolenza, il disarmo, avvantaggiandosi dei nuovi strumenti telematici per la comunicazione. La campagna NOT FOR SALE, la campagna per l’acqua come bene comune, il boicottaggio delle banche armate, la promozione dei corpi civili di pace e quella contro le armi leggere, sono solo alcuni delle importanti iniziative nazionali promosse di sensibilizzazione delle coscienze, insieme alla partecipazione alla manifestazione contro la guerra in Iraq del 2003 che conterà, in tutta Italia tre milioni di persone. Tra le iniziative locali si ricorda l’organizzazione della riunione Macro regionale Sud, ma soprattutto la creazione, da parte di alcuni membri della rete e del MIR del Comitato Addiopizzo che molto merito avrà nel tentativo cambiamento della mentalità, favorendo la denuncia del racket delle estorsioni verso i commercianti da parte della Mafia.
La rete del capoluogo regionale si allarga anche alla provincia, in particolare a Monreale ed a Isola delle Femmine, dove importanti iniziative contro l’installazione del Radar Wind share e l’inquinamento prodotto dall’Italcementi vengono condotte, anche grazie al coinvolgimento delle scuole e alla fondamentale collaborazione della LIPU.
Conclusa l’esperienza di Lilliput, il MIR Palermo si fa forte di un nuovo impulso, mira negli anni ad allargare la propria base associativa, programma incontri ecumenici di preghiera per la pace, entra in relazione con i rappresentanti delle chiese valdese, avventista, ortodossa, luterana, e con le diverse religioni: buddista, musulmana, indu, bahai presenti in città, organizzando incontri di preghiera ecumenici quindicinali e mensili per la pace e studi di confronto biblico. Viene rappresentato pertanto all’interno dell’UPEDI e della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Palermo.
Negli ultimi anni segue le battaglie contro l’installazione del MUOS di Niscemi, contro le esercitazioni NATO a Birgi. Cerca di fare luce sul caso di Giancarlo Lo Porto, il cooperante palermitano ucciso da un drone USA, dopo essere stato sequestrato, nel 2015 al confine tra il Pakistan e l’Afganistan. Un caso che è stato presto insabbiato dallo stato italiano.
L’impegno civile si concretizza nell’attività di educazione alla pace, attraverso dibattiti, seminari e il cineforum che, suscita un sempre crescente interesse per i temi trattati legati ai diritti umani, alla nonviolenza, alla tratta dei migranti. Tema quest’ultimo che sta diventando tra gli interessi preponderanti del MIR Palermo, tanto da arrivare a sostenere concretamente – cercando di coinvolgere nell’ultima assemblea nazionale tenutasi proprio a Palermo, l’intero movimento – l’associazione SOS Mediterranée (la cui presidente è membro attivo del MIR) che, attraverso la nave Aquarius salva costantemente migliaia di vite al largo di Lampedusa. Il movimento, a livello locale, entra anche in relazione con le comunità immigrate, un membro della Consulta delle culture è socio del MIR Palermo. Inoltre si mobilita per fare rete in casi di emergenza, avendo al propri interno volontari della Croce Rossa e della Caritas, quest’ultima consigliere nazionale.
Come consulenti del Comune di Palermo, nell’ambito dell’Educazione alla Pace, nelle scuole il MIR Palermo oggi promuove attività ludico-ricreative ispirate alla pedagogia della nonviolenza, seminari formativi per i docenti delle scuole primarie e secondarie, iniziative culturali e soprattutto l’adesione alla Marcia Perugia Assisi con il contributo del Comune di Palermo, campi estivi e una scuola di nonviolenza regionale mensile rivolta agli studenti delle scuole superiori.
Nelle periferie cittadine il suo impegno è volto all’educazione alla legalità, attraverso doposcuola e attività sportive. Supporta il centro Arcobaleno del quartiere Guadagna, la cui fondatrice è attuale consigliere nazionale del Movimento.
Sempre su iniziativa del MIR Palermo il Consiglio Comunale ha recentemente approvato la proposta di istituire la consulta della Pace e in ambito regionale si attende l’approvazione definitiva all’ARS del ddl regionale n. 501, meglio noto come “Legge per una Cultura di Pace” che consentirà nuove iniziative e darà nuova vitalità all’impegno per la Pace in Sicilia.
Mir Palermo è associazione APS.
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